giovedì 30 ottobre 2014

Scapolare del Volto Santo di Gesù

Sapolare/medaglia al Santo Volto di Gesù


Nel Giugno 1938, mentre Madre Maria Pierini De Micheli, morta in odore di santità, pregava davanti al Santissimo Sacramento, in un globo di luce si presentò una bellissima Signora, la Santissima Vergine Maria, con un piccolo scapolare in mano: esso era formato di due flanelline bianche, unite da un cordoncino: in una flanellina era impressa l'immagine del Santo Volto di Gesù, con questa dicitura intorno: "Illumina, Domine, vultum tuum super nos" - Signore, guardaci con misericordia nell'altra era impressa un'ostia, circondata da raggi, con questo scritto intorno: "Mane nobiscum, Domine" - resta con noi, o Signore.

La Santissima Vergine si accostò alla Suora privilegiata e le disse:

"Questo scapolare, o la medaglia che lo sostituisce, è un pegno d'amore e di misericordia, che Gesù vuole dare al mondo, in questi tempi di sensualità e di odio contro Dio e la Chiesa. ...Si tendono reti diaboliche per strappare la fede dai cuori. ...E’ necessario un rimedio divino. E questo rimedio è il Santo Volto di Gesù. Tutti coloro che indosseranno uno scapolare come questo, o una medaglia simile, e faranno, potendo, ogni martedì una visita al SS.Sacramento, in riparazione degli oltraggi, che ricevette il Santo Volto del mio Figlio Gesù, durante la sua passione e che riceve ogni giorno nel Sacramento Eucaristico:

1 - Saranno fortificati nella fede.
2 - Saranno pronti a difenderla.
3 - Avranno le grazie per superare le difficoltà spirituali interne ed esterne.
4 - Saranno aiutati nei pericoli dell'anima e del corpo.
5 - Avranno una morte serena sotto lo sguardo sorridente del mio Divin Figlio.

La Medaglia fu coniata e per primo si presentò al S.Padre Pio XII, di felice memoria. Ogni persona è invitata a portarla, e ad ogni persona si raccomanda di recitare ogni giorno cinque Gloria Patri al Volto Santo di Nostro Signore.

La Signora di tutti i popoli per la seconda Pentecoste!



La Madonna insiste nel recitarla ogni giorno, poichè in un suo messaggio disse: 'ti assicuro che il mondo cambierà!'

La preghiera della Signora di tutti i popoli (Amsterdam)
L’11 febbraio 1951, anniversario della prima apparizione a Lourdes, Maria detta la preghiera alla quale aveva accennato nel primo messaggio del 1945 dicendo: “La preghiera deve essere divulgata!”In questa semplice e breve preghiera si chiede al Signore Gesù Cristo la venuta dello Spirito Santo. A tutti quelli che la recitano, la Signora di tutti i Popoli e Avvocata promette la venuta dello Spirito Santo. Dice: “Questa preghiera è data per la salvezza del mondo. Questa preghiera è data per la conversione del mondo. Recitate questa preghiera in ogni circostanza!Divulgatela nelle chiese e mediante mezzi moderni. Gli uomini di questo mondo devono imparare a invocare la Signora di tutti i Popoli, che una volta era Maria, quale Avvocata, affinché il mondo sia liberato dalla corruzione, dalle calamità e dalla guerra” (38° messaggio).E di nuovo fa una promessa grandiosa: “Tramite questa preghiera la Signora salverà il mondo” (46° messaggio).

L’immagine della Signora di tutti i Popoli
Già in occasione del secondo messaggio, la Signora appare alla veggente in un mare di fiori, davanti al quale sono inginocchiate migliaia di persone. Dopo aver dettato la preghiera, attira l’attenzione della veggente sull’aspettoesteriore della sua persona e chiede che sia raffigurato in un quadro. Si presenta ritta sul globo terrestre, poiché - spiega - è venuta per il mondo intero. Il suo viso, le sue mani e i suoi piedi sono come quelli di un essere umano, mentre il corpo è spiritualizzato. Si trova davanti alla croce, ad indicare l’unione intima e dolorosa che la unisce al Figlio nel sacrificio della croce. Le sue mani emanano tre raggi, raggi di grazia, redenzione e pace, che può elargire in qualità di Signora di tutti i Popoli. I raggi scendono sui popoli della terra, rappresentati dalle pecore, che non troveranno pace fino a quando non si rivolgeranno alla croce. Anche per questa raffigurazione formula una promessa: “Prometto a tutti quelli che pregano davanti a questa immagine e invocano la Signora di tutti i Popoli di elargire grazie per l’anima e per il corpo, nella misura che vorrà il Figlio! Non dovete considerare tutto ciò limitatamente alla vostra cerchia. Io sono la «Signora di tutti i Popoli».Questa immagine deve andare da nazione a nazione, da città a città. Questo è lo scopo dell’opera di redenzione” (33° messaggio).


Seguono una breve sintesi di messaggi profetici dati da Maria alla veggente Ida Peerdeman:
1) La morte di Papa Pio XII°
Dio fornisce la prova più lampante dell’autenticità dei messaggi con la predizione del giorno nel quale Papa Pio XII sarà chiamato all’eternità. Solo Dio, “padrone della vita e della morte”, può conoscere questa data. Le prove d’autenticità, che si estendono fino alla vita di un santo papa, non rappresentano una chiara conferma dell’importanza dei messaggi per la Chiesa universale? Nella notte tra il 18 e il 19 febbraio 1958 (mercoledì delle Ceneri) Ida riceve quel messaggio che, più di tutti gli altri, diventerà prova d’autenticità per Amsterdam. Ecco la sua testimonianza: “Stanotte mi svegliai con un sobbalzo perché venni chiamata. Erano le tre precise. Vidi di nuovo la luce e udii la voce della Signora che mi disse:‘Eccomi di nuovo. La Pace del Signore Gesù Cristo sia con te. (…) Ti faccio una comunicazione, della quale non dirai niente a nessuno, nemmeno al sacrista e al tuo direttore spirituale. Quando si sarà realizzata, potrai dire loro che la Signora te lo aveva predetto. Ecco la comunicazione: Ascolta, il Santo Padre attuale, papa Pio XII, sarà accolto tra i nostri quest’anno, all’inizio di ottobre. La Signora di tutti i Popoli, la Corredentrice, Mediatrice e Avvocata, lo condurrà alla gioia eterna’. Questo messaggio mi spaventò e faticavo a crederci. La Signora disse:‘Non spaventarti, figlia! Il suo successore proclamerà il dogma’. Ringraziai la Signora ed ella disse molto solennemente: ‘AMEN’.”La mattina medesima del mercoledì delle Ceneri, la veggente telefona al suo direttore spirituale e lo informa che la Signora le ha dato un messaggio di cui non può però parlare a nessuno. Ma Padre Frehe ha la buona idea di chiedere ad Ida di mettere tutto su carta: “Promettimi di scriverlo subito e di portarmelo già oggi personalmente, altrimenti non ha valore. Pensaci. Puoi sigillare la lettera, basta che la riceva oggi, il più presto possibile.”Ida ubbidisce, scrive a macchina le parole della Signora, ne conserva una copia a casa, inserisce l’originale in una busta che sigilla e consegna il medesimo giorno al direttore spirituale. Questi pone la busta in un cassetto della sua scrivania, dove viene ben presto dimenticata. La veggente trascorre diversi mesi di silenziosa e fiduciosa attesa dell’avverarsi di quanto predetto dalla Madonna. Retrospettivamente, nella sua lettera del 24 novembre 1958, descriverà questo doloroso periodo al suo vescovo, mons. Huibers: “Continuavo a pensare a quello che la Signora mi aveva detto di riferire al Santo Padre. Il peggio era nei giorni in cui il Santo Padre era in punto di morte. Dei conoscenti mi telefonavano e spesso mi dicevano per consolarmi: ‘Ma il Santo Padre non morirà, non è possibile’ e così via. Questi momenti, Monsignore, sono stati i più duri... La mattina del 9 ottobre ero seduta davanti alla radio e alla notizia della morte del Santo Padre esclamai: ‘Grazie a Dio!’ Lo so che ciò non era bello da parte mia, ma egli mi perdonerà, in quanto sa che ho detto alla Signora che non ci avrebbe abbandonato e compromesso la sua causa…”Ida si reca immediatamente dal suo direttore spirituale e lo invita a consultare il contenuto della busta sigillata. Dato che Padre Frehe non se ne ricorda, gli indica dove la custodisce e gli consegna la copia del messaggio del mercoledì delle Ceneri, scritto seguendo il suo desiderio. Grande è lo stupore di Padre Frehe, tanto che invia immediatamente a Roma l’originale ancora sigillato, all’attenzione delle persone competenti, quale convincente dimostrazione dell’autenticità dei messaggi.

2) La rivoluzione comunista in Cina
Il 7 ottobre 1945 Ida ha una breve ma chiara visione della Cina: “Vedo la Cina con una bandiera rossa!”La visione si realizza quattro anni dopo. Dopo due anni di guerra civile tra i comunisti e l’armata del generale Tschiang Kai-scheks, il 1° ottobre 1949 il vincitore Mao Tse-tung, capo del partito comunista, proclama la Repubblica popolare cinese.

3) Lo sbarco sulla luna
Allorché Ida nel 1946 vede lo sbarco sulla luna, senza afferrare il significato della scena, e sperimenta l’assenza di gravità, non può intuire l’avvenimento al quale potrà assistere 23 anni dopo guardando una trasmissione televisiva: il primo allunaggio, avvenuto il 20.07.1969. A questo proposito, nel 1967 aveva riferito : “Successivamente fu come se mi trovassi con la Signora alla sommità del globo terrestre. Non posso esprimermi altrimenti. Ella mi rese attenta a qualcosa e vidi distintamente la luna davanti a me. Quindi giunse qualcosa in volo, e venne su questa luna. Per questo dissi: ‘C’è qualcosa che arriva sulla luna’. Non sapevo come avrei potuto spiegarlo in altro modo. Io mi trovavo sul globo terrestre, ma non è che vi stavo realmente; era come se mi librassi nell’aria. Provavo quindi una strana sensazione. Ho molte difficoltà a spiegare questo genere di cose. Era una specie di fenomeno naturale. Quello che vedevo era però un genere di spazio aereo, doveva essere qualcosa di simile”.Più tardi scrisse: “Com’è stato impressionante l’allunaggio, non è vero? Esattamente come la Signora mi aveva lasciato vedere il 7 febbraio 1946. Peccato, allora non sapevo di che cosa si trattasse e che cosa significasse. Per questo ne ho riferito solo con le parole che la Signora mi lasciò dire: ‘C’è qualcosa che arriva sulla luna.’ Vidi allora qualcosa che scendeva abbastanza velocemente sulla luna, un oggetto bianco, quasi quadrangolare. Uno spettacolo impressionante”.

4) La caduta del muro di Berlino
Già nel 1950 Ida vede la riunificazione della Germania. “Poi la Signora indica una spessa linea in Germania e dice: ‘L'Europa è divisa in due’”. In seguito la veggente deve compiere un gesto e dire: “Afferro questa linea e la tolgo”. (10.12.1950) 40 anni dopo, nel 1989, assistiamo alla caduta del muro di Berlino. Tre settimane prima il presidente della Germania orientale Honecker, sicuro di sé, aveva dichiarato: “Il muro esisterà ancora tra un secolo!”.

5) Europa ed USA unite nel pericolo delle armi chimico-batteriologiche ?
Il seguente paragrafo dal messaggio di Amsterdam del 26 dicembre 1947 si riferisce all’incombente grande pericolo per l’America e l’Europa di un attacco terroristico con armi chimiche o biologiche. La veggente Ida Peerdeman racconta: “vedo l'America e l'Europa, l'una accanto all'altra. Poi vedo scritto:Guerra economica, boicottaggio, crisi valutarie, calamità’. In seguito vedo davanti a me immagini di persone. Vedo volti, grandi volti, coperti di terribili ulcere; sembra una specie di lebbra. Poi risento in me terribili malattie mortali: colera, lebbra, tutto ciò che questi uomini devono sopportare. Poi di nuovo va bene, e vedo attorno a me librarsi piccoli oggetti neri. Cerco di capire che cosa siano, ma non mi è possibile. Mi sembra che sia una stoffa molto delicata. Non riesco a distinguere con gli occhi cosa sia. È come se debba guardare attraverso qualche cosa. Di sotto vedo ora magnifici campi visivi bianchi e su questi vedo i piccoli oggetti neri, ora però ingranditi e mi sembra che siano viventi. Non mi riesce di descriverlo bene. Chiedo alla Signora: ‘Sono bacilli?’ Lei risponde con espressione molto seria: ‘È infernale. Poi sento il mio viso e tutto il mio corpo gonfiarsi. Ho l'impressione di avere un viso molto grosso, e tutto è rigido e gonfio. Non posso muovermi. Odo la Signora dire ‘E stanno per inventarlo’, poi sommessamente: ‘Il russo, ma anche gli altri’. Poi la Signora dice: ‘Popoli siete avvertiti!’”.Questo messaggio, dato già nel 1947, è più attuale che mai.

La vittoria della croce
Poi vedo molte immagini strane. Sotto la croce delle croci uncinate; le vedocadere. Poi vedo delle stelle; esse precipitano; falci e martelli, tutto cade sottola croce. Vedo rosso; il rosso non sparisce interamente. La Signora dice: “Tutti alzano lo sguardo. Ora lo vogliono, ma a prezzo di ... Era buio sulla terra, ma ora tutto si è rischiarato. Adesso vedi che tutto è fugace, che nulla dura”.

Il rosario
Mi sembra che la mano si faccia più leggera. Ad un tratto vedo la Signora dinuovo col rosario. Dice: “Continuate a pregare, tutto il mondo!”Mostra la croce e dice: “Tutto il mondo dovrà ritornarvi, dal più grande al più piccolo, dal più povero al più ricco, ma ciò costerà fatica”.

La Madonna piange ad Akita (Giappone)



Negli anni 60 un sacerdote tedesco, aveva offerto un’immagine con la preghiera della Signora di tutti i popoli di Amsterdam in giapponese, ad un piccolo convento di suore nel Giappone settentrionale. Allorché la suora addetta all’istruzione delle novizie ricuperò la salute grazie alla preghiera della Signora di tutti i Popoli, in segno di gratitudine la Superiora commissionò ad uno scultore buddista una statua in legno sul modello dell’immagine raffigurata nella preghiera di Amsterdam. In seguito, questa statua della Signora di tutti i Popoli, della Corredentrice, sparse lacrime per oltre un centinaio di volte, effuse un sudore profumato e sanguinò dalla ferita alla mano destra. Il vescovo Ito, che ne fu testimone oculare, consultò il cardinale Ratzinger (ora Papa Emerito Benedetto XVI°) e dopo approfondito esame attestò l’origine soprannaturale dei messaggi colà pervenuti. Il 24 giugno 1988 il vescovo Ito si recò in pellegrinaggio alla Cappella della Signora di tutti i Popoli ad Amsterdam, dove celebrò la Santa Messa alla presenza della veggente e delle sue sorelle.


Messaggio della Vergine a sr Agense, del 13 ottobre 1973 (terza e ultima apparizione)

"Mia cara figlia, ascolta bene ciò che ho da dirti. Ne informerai il tuo superiore".
Dopo un attimo di silenzio la Madonna continua dicendo:
"Come ti ho detto, se gli uomini non si pentiranno e non miglioreranno se stessi, il Padre infliggerà un terribile castigo su tutta l’umanità. Sarà un castigo più grande del Diluvio, tale come non se ne è mai visto prima. Il fuoco cadrà dal cielo e spazzerà via una grande parte dell’umanità, i buoni come i cattivi, senza risparmiare né preti né fedeli. I sopravvissuti si troveranno così afflitti che invidieranno i morti. Le sole armi che vi resteranno sono il Rosario e il Segno lasciato da Mio Figlio. Recitate ogni giorno le preghiere del Rosario. Con il Rosario pregate per il Papa, i vescovi e i preti.
L’opera del diavolo si insinuerà anche nella Chiesa in una maniera tale che si vedranno cardinali opporsi ad altri cardinali, vescovi contro vescovi. I sacerdoti che mi venerano saranno disprezzati e ostacolati dai loro confratelli…chiese ed altari saccheggiati; la Chiesa sarà piena di coloro che accettano compromessi e il Demonio spingerà molti sacerdoti e anime consacrate a lasciare il servizio del Signore. Il demonio sarà implacabile specialmente contro le anime consacrate a Dio. Il pensiero della perdita di tante anime è la causa della mia tristezza. Se i peccati aumenteranno in numero e gravità, non ci sarà perdono per loro.
Con coraggio, parla al tuo superiore. Egli saprà come incoraggiare ognuna di voi a pregare e a realizzare il vostro compito di riparazione. E’ il vescovo Ito, che dirige la vostra comunità".
E dopo aver sorriso aggiunge:
"Hai ancora qualcosa da chiedere? Oggi sarà l’ultima volta che io ti parlerò in viva voce. Da questo momento in poi obbedirai a colui che ti è stato inviato e al tuo superiore.
Prega molto le preghiere del Rosario. Solo io posso ancora salvarvi dalle calamità che si approssimano. Coloro che avranno fiducia in me saranno salvati".


Per richiedere le immagini con la preghiera della Signora di tutti i popoli, rivolgersi al:
Centro Azione Signora di tutti i popoli di Ariccia (Roma)


'Signora di tutti i Popoli' - Via degli Ulivi, 10 loc. Cecchina I - 00040 ARICCIA Fax: +39-06 934 34 98 centrodiazione.it@de-vrouwe.net

Il sogno delle due colonne di S. Giovanni Bosco

Immagine raffigurante il sogno delle due colonne

Don Bosco, lo raccontò la sera del 30 maggio 1862.
«Figuratevi — disse — di essere con me sulla spiaggia del mare, o meglio sopra uno scoglio isolato, e di non vedere attorno a voi altro che mare. In tutta quella vasta superficie di acque si vede una moltitudine innumerevole di navi ordinate a battaglia, con le prore terminate a rostro di ferro acuto a mo’ di strale. Queste navi sono armate di cannoni e cariche di fucili, di armi di ogni genere, di materie incendiarie e anche di libri. Esse si avanzano contro una nave molto più grande e alta di tutte, tentando di urtarla con il rostro, di incendiarla e di farle ogni guasto possibile.
A quella maestosa nave, arredata di tutto punto, fanno scorta molte navicelle che da lei ricevono ordini ed eseguiscono evoluzioni per difendersi dalla flotta avversaria. Ma il vento è loro contrario e il mare agitato sembra favorire i nemici.
In mezzo all’immensa distesa del mare si elevano dalle onde due robuste colonne, altissime, poco distanti l’una dall’altra. Sopra di una vi è la statua della Vergine Immacolata, ai cui piedi pende un largo cartello con questa iscrizione: “Auxilium Christianorum”; sull’altra, che è molto più alta e grossa, sta un’OSTIA di grandezza proporzionata alla colonna, e sotto un altro cartello con le parole: “Salus Credentium”.
Il comandante supremo della grande nave, che è il Romano Pontefice, vedendo il furore dei nemici e il mal partito nel quale si trovano i suoi fedeli, convoca intorno a sé i piloti delle navi secondarie per tenere consiglio e decidere sul da farsi. Tutti i piloti salgono e si adunano intorno al Papa. Tengono consesso, ma infuriando sempre più la tempesta, sono rimandati a governare le proprie navi.
Fattasi un po’ di bonaccia, il Papa raduna intorno a sé i piloti per la seconda volta, mentre la nave capitana segue il suo corso. Ma la burrasca ritorna spaventosa.
Il Papa sta al timone e tutti i suoi sforzi sono diretti a portare la nave in mezzo a quelle due colonne, dalla sommità delle quali tutto intorno pendono molte ancore e grossi ganci attaccati a catene.
Le navi nemiche tentano di assalirla e farla sommergere: le une con gli scritti, con i libri, con materie incendiarie, che cercano di gettare a bordo; le altre con i cannoni, con i fucili, con i rostri. Il combattimento si fa sempre più accanito; ma inutili riescono i loro sforzi: la grande nave procede sicura e franca nel suo cammino. Avviene talvolta che, percossa da formidabili colpi, riporta nei suoi fianchi larga e profonda fessura, ma subito spira un soffio dalle due colonne e le falle si richiudono e i fori si otturano.
Frattanto i cannoni degli assalitori scoppiano, i fucili e ogni altra arma si spezzano, molte navi si sconquassano e si sprofondano nel mare. Allora i nemici, furibondi, prendono a combattere ad armi corte: con le mani, con i pugni e con le bestemmie.
A un tratto il Papa, colpito gravemente, cade. Subito è soccorso, ma cade una seconda volta e muore. Un grido di vittoria e di gioia risuona tra i nemici; sulle loro navi si scorge un indicibile tripudio.
Sennonché, appena morto il Papa, un altro Papa sottentra al suo posto. I piloti radunati lo hanno eletto così rapidamente che la notizia della morte del Papa giunge con la notizia della elezione del suo successore. Gli avversari cominciano a perdersi di coraggio.
Il nuovo Papa, superando ogni ostacolo, guida la nave in mezzo alle due colonne, quindi con una catenella che pende dalla prora la lega a un’ancora della colonna su cui sta l’Ostia, e con un’altra catenella che pende a poppa la lega dalla parte opposta a un’altra ancora che pende dalla colonna su cui è collocata la Vergine Immacolata.
Allora succede un gran rivolgimento: tutte le navi nemiche fuggono, si disperdono, si urtano, si fracassano a vicenda. Le une si affondano e cercano di affondare le altre, mentre le navi che hanno combattuto valorosamente con il Papa, vengono anch’esse a legarsi alle due colonne. Nel mare ora regna una grande calma».
A questo punto Don Bosco interroga Don Rua:
— Che cosa pensi di questo sogno?
Don Rua risponde:
— Mi pare che la nave del Papa sia la Chiesa, le navi gli uomini, il mare il mondo. Quelli che difendono la grande nave sono i buoni, affezionati alla Chiesa; gli altri, i suoi nemici che la combattono con ogni sorta di armi. Le due colonne di salvezza mi sembra che siano la devozione a Maria SS. e al SS. Sacramento del l’Eucaristia.
— Hai detto bene — commenta Don Bosco —; bisogna soltanto correggere una espressione. Le navi dei nemici sono le persecuzioni. Si preparano gravissimi travagli per la Chiesa. Quello che finora fu, è quasi nulla rispetto a quello che deve accadere. Due soli mezzi restano per salvarsi fra tanto scompiglio: Devozione a Maria SS., frequente Comunione.

Iniziata la battaglia per la Verità e la Fede

Salve a tutti!
Come possiamo tutti constatare, stiamo vivendo un periodo storico particolare, direi un periodo caotico. La cosa poi prende tutti i campi, economico, sociale, politico, addirittura la natura pare stia cambiando... ed infine anche il religioso.
Dall'ultimo Sinodo sulla Famiglia (ottobre 2014), abbiamo assistito addirittura a certe aperture discutibili.
Non lo dico io, ma alcuni Vescovi e Cardinali (non soltanto quelli definiti tradizionalisti) pare abbiano manifestato alcune perplessità, soprattutto su temi quali dare la Comunione ai divorziati e sugli omosessuali.
Personalmente non so, ma mi terrò molto prudente e vigilante, radicato nella Verità insegnataci da Gesù Cristo stesso e, molto utili a riguardo, le lettere di S. Paolo etc.
Se dovessero negare la Verità, si rischierà sul piano della fede.
Proprio Papa Emerito Benedetto XVI° ultimamente ha deto che "la rinuncia alla verità è letale per la fede".
Per questo, comunque stiano andando le cose, dobbiamo pregare lo Spirito Santo che ci illumini con la Sua Verità.
Per questo è bene convertirci, deciderci per il Signore, approfittando dei Sacramenti che ci sostengono in questo tortuoso cammino.

Le armi per affrontare le difficoltà, le conosciamo:

  1. la preghiera, soprattutto il Rosario che è la preghiera preferita dalla Madonna e che distrugge il male.
  2. Amore per i Sacramenti, soprattutto Confessione ed Eucaristia.
  3. Adorazione Eucaristica.
  4. Lettura delle Sacre Scritture, approfondendo bene gli argomenti e meditandoli.
  5. Digiuno e sacrificio.
  6. Invocare lo Spirito Santo (consiglio la preghiera della Signora di tutti i popoli).

Infine per completare, considereri la famosa frase di S. Giovanni Bosco, ovvero "due soli mezzi restano per salvarsi fra tanto scompiglio: Devozione a Maria SS., frequente Comunione".

Con queste armi sforziamoci di sostenere la Verità (che è Luce) che rende liberi e la Fede cattolica, minacciata dal fumo di satana.

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