sabato 29 novembre 2014

La Vergine Giglio tra le spine

Il Crocifisso e l'immagine che trasudano olio



Messaggio della Santissima Vergine 22 novembre 2014 h 18.27:

" Figli miei, come Madre di Grazia vengo a voi oggi affinchè vi insegni la via della Grazia. Figli miei, cari gigli. Gesù figlio Mio è la Grazia. Guardate dunque a Lui e camminate nelle Sue Vie seguendo l'esempio che vi ha lasciato per ottenerla. Figli del Mio Cuore, è per questo che vengo con umiltà a dirvi di essere umili. Siate mortificati ed offrite tutto in riparazione per il mondo affinchè il Signore venga a regnare nel cuore di tutti gli uomini; e così, solo così il mondo fiorirà. Saranno tagliate le spine e tutto sarà Pace.
Ma per ottenerla vi ripeto: abbiate Unione nella Vera Fede e Grande Amore.
Pregate per la Chiesa, per la Sua unità affinchè sia consolato il Mio Cuore vedendo il Mio Signore e Figlio soddisfatto nelle sue richieste e desiderii: "che siano una cosa sola!"
A Voi figli Sacerdoti: siate uniti a Me, consacratevi al Cuore Immacolato della Madre affinchè regni l'unità tra voi figli miei che siete fratelli sacerdoti.
E non dividetevi! Per questo vi dico che verrò a chiedere la consacrazione della Chiesa, dei Sacerdoti, dei Cristiani e di tutti gli uomini. Verrò a chiedervi la consacrazione non solo delle nazioni e della Chiesa Cattolica, non solo dei Cristiani, ma di tutto il mondo. Perchè io sono Madre di tutti e voi siete tutti fratelli! Vi voglio salvi tutti insieme! Pregate per il Medio Oriente, pregate per la Syria e per il Mondo intero. Pregate e riparate per la Chiesa!
Vi benedico con una benedizione speciale: come vi benedice il Padre per mezzo del Figlio, con lo Spirito Santo.

(a quel punto la Madonna si è avvicinata a Don Amorth poggiandogli la mano col velo sul capo, poi benedetto i consacrati e guardato tutti ed elevandosi si è segnata)

Vi ho benedetti tutti con particolare privilegio, affinchè siate più uniti al mio Cuore.


Fonte: AMARLIS

La verità sull'aborto

Faccio fatica a vedere queste immagini pensando che purtroppo, accadono nella realtà.
Gli omicidi di innocenti tramite l'aborto, sono moltissimi.
Sarebbe un dovere per tutti noi, diffondere tali immagini su questo argomento, per sensibilizzare le coscienze tanto addormentate da decenni di politiche disastrose spesso ideologizzate.
Avviso che le immagini sono forti e potrebbero urtare la nostra sensibilità.
Ricordo che l'omicidio volontario, secondo la dottrina cattolica, grida vendetta!


Il video è del Professor Nathanson ex abortista pentito, che passo alle associazioni pro-life.


L'eclisse della ragione


L'urlo silenzioso - Parte 1
 
 
L'urlo silenzioso - Parte 2

giovedì 27 novembre 2014

Le apparizioni di Akita - Giappone

La statua lignea di Akita tra le mani di Don Gobbi

La veggente in questione è sr Agnese Katsuko.
La statua lignea è la riproduzione della Signora di tutti i popoli di Amsterdam.

Messaggio del 6 luglio 1973 (prima apparizione)
"Figlia mia, mia novizia, mi hai obbedito bene abbandonando tutto per seguirmi. E’ dolorosa l’infermità alle tue orecchie? La tua sordità sarà guarita, stanne certa. La ferita alla tua mano ti fa soffrire? Prega in riparazione ai peccati degli uomini. Ogni persona in questa comunità è la ma insostituibile figlia. Recitate bene la preghiera delle Serve dell’Eucarestia? Allora recitiamola insieme:
Sr Agnese Katsuko
Sacratissimo Cuore di Gesù, realmente presente nella Santa Eucarestia, io consacro il mio corpo e la mia anima per essere interamente uniti con il Tuo Cuore che viene sacrificato in ogni istante in tutti gli altari del mondo, dando lode al Padre e invocando la venuta del Suo Regno. Ti prego, ricevi l’umile offerta di me stessa. Usami come desideri per la gloria del Padre e per la salvezza delle anime.
Santissima Madre di Dio, non farmi essere separata dal tuo Divino Figlio. Ti prego, difendimi e proteggimi come tua figlia particolare. Amen".
Alla fine della preghiera la voce dice:
"Prega molto per il Papa, i vescovi e i preti. Dal momento del tuo Battesimo hai sempre pregato per loro con fede. Continua a pregare molto, moltissimo. Racconta al tuo superiore tutto quello che è successo oggi e obbedisci a tutto ciò che ti dirà. Egli ha chiesto che tu preghi con fervore".


Messaggio del 3 agosto 1973 (seconda apparizione)
"Figlia mia, mia novizia, ami il Signore? Se ami il signore ascolta quello che ho da dirti. E’ molto importante. Lo riferirai al tuo superiore.
Molti uomini in questo mondo fanno soffrire il Signore. Io desidero anime che lo consolino per placare la collera del Padre Celeste. Desidero, con Mio Figlio, anime che dovranno riparare, per mezzo della loro sofferenza e della loro povertà, per i peccatori e gli ingrati.
Affinché il mondo possa conoscere la Sua ira, il Padre Celeste si sta preparando a infliggere un grande Castigo su tutta l’umanità.
Con Mio Figlio sono intervenuta tante volte per placare l’ira del Padre. Ho impedito l’arrivo di calamità offrendogli le sofferenze del Figlio sulla Croce, il Suo prezioso sangue e le anime dilette che Lo consolano formando una schiera di anime vittime. Preghiera, penitenza e sacrifici coraggiosi possono attenuare la collera del Padre. Io desidero anche questo dalla vostra comunità…che ami la povertà, che si santifichi e preghi in riparazione per l’ingratitudine e le offese di tanti uomini.
Recitate la preghiera delle Serve dell’Eucarestia consapevoli del suo significato. Mettetela in pratica; offrite in riparazione per i peccati tutto ciò che Dio può mandare. Fai in modo che tutte si sforzino, secondo le capacità e la posizione, di offrirsi interamente al Signore.
Anche in un istituto secolare la preghiera è necessaria. Già le anime che vogliono pregare stanno per essere radunate. Senza dare troppa importanza alla forma, siate fedeli e ferventi nella preghiera per consolare il Maestro".
E dopo un attimo di silenzio:
"Quello che pensi in cuor tuo è vero? Sei sinceramente decisa a diventare la pietra scartata? Mia novizia, tu che desideri appartenere senza riserve al Signore per diventare la degna sposa dello Sposo, fai i tuoi voti sapendo che devi essere appesa alla croce con tre chiodi. Questi tre chiodi sono: povertà, castità e obbedienza. Dei tre l’obbedienza è fondamentale. Nel totale abbandono, fatti guidare dal tuo superiore. Egli saprà come capirti e indirizzarti".



Messaggio del 13 ottobre 1973 (terza e ultima apparizione)
"Mia cara figlia, ascolta bene ciò che ho da dirti. Ne informerai il tuo superiore".
Dopo un attimo di silenzio la Madonna continua dicendo:
"Come ti ho detto, se gli uomini non si pentiranno e non miglioreranno se stessi, il Padre infliggerà un terribile castigo su tutta l’umanità. Sarà un castigo più grande del Diluvio, tale come non se ne è mai visto prima. Il fuoco cadrà dal cielo e spazzerà via una grande parte dell’umanità, i buoni come i cattivi, senza risparmiare né preti né fedeli. I sopravvissuti si troveranno così afflitti che invidieranno i morti. Le sole armi che vi resteranno sono il Rosario e il Segno lasciato da Mio Figlio. Recitate ogni giorno le preghiere del Rosario. Con il Rosario pregate per il Papa, i vescovi e i preti.
L’opera del diavolo si insinuerà anche nella Chiesa in una maniera tale che si vedranno cardinali opporsi ad altri cardinali, vescovi contro vescovi. I sacerdoti che mi venerano saranno disprezzati e ostacolati dai loro confratelli…chiese ed altari saccheggiati; la Chiesa sarà piena di coloro che accettano compromessi e il Demonio spingerà molti sacerdoti e anime consacrate a lasciare il servizio del Signore. Il demonio sarà implacabile specialmente contro le anime consacrate a Dio. Il pensiero della perdita di tante anime è la causa della mia tristezza. Se i peccati aumenteranno in numero e gravità, non ci sarà perdono per loro.
Con coraggio, parla al tuo superiore. Egli saprà come incoraggiare ognuna di voi a pregare e a realizzare il vostro compito di riparazione. E’ il vescovo Ito, che dirige la vostra comunità".
E dopo aver sorriso aggiunge:
"Hai ancora qualcosa da chiedere? Oggi sarà l’ultima volta che io ti parlerò in viva voce. Da questo momento in poi obbedirai a colui che ti è stato inviato e al tuo superiore.
Prega molto le preghiere del Rosario. Solo io posso ancora salvarvi dalle calamità che si approssimano. Coloro che avranno fiducia in me saranno salvati".

martedì 25 novembre 2014

Lo Statuto del Cristiano

Sono sempre rimasto affascinato dal testo dell'Apostolo Matteo, lo considero lo Statuto del Cristiano, ovvero ci sono sintetizzate molte caratteristiche che un cristiano dovrebbe avere e quindi essere.
Ne consiglio una lettura di tanto in tanto e meditandola....

Matteo 5

[1] Vedendo le folle, Gesù salì sulla montagna e, messosi a sedere, gli si avvicinarono i suoi discepoli.
[2] Prendendo allora la parola, li ammaestrava dicendo:
[3] "Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.
[4] Beati gli afflitti, perché saranno consolati.
[5] Beati i miti, perché erediteranno la terra.
[6] Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati.
[7] Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.
[8] Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.
[9] Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.
[10] Beati i perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.
[11] Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.
[12] Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi.
[13] Voi siete il sale della terra; ma se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà render salato? A null'altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini.
[14] Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte,
[15] né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa.
[16] Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli.
[17] Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolire, ma per dare compimento.
[18] In verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà neppure un iota o un segno dalla legge, senza che tutto sia compiuto.
[19] Chi dunque trasgredirà uno solo di questi precetti, anche minimi, e insegnerà agli uomini a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà agli uomini, sarà considerato grande nel regno dei cieli.
[20] Poiché io vi dico: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.
[21] Avete inteso che fu detto agli antichi: Non uccidere; chi avrà ucciso sarà sottoposto a giudizio.
[22] Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello, sarà sottoposto a giudizio. Chi poi dice al fratello: stupido, sarà sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: pazzo, sarà sottoposto al fuoco della Geenna.
[23] Se dunque presenti la tua offerta sull'altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te,
[24] lascia lì il tuo dono davanti all'altare e và prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna ad offrire il tuo dono.
[25] Mettiti presto d'accordo con il tuo avversario mentre sei per via con lui, perché l'avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia e tu venga gettato in prigione.
[26] In verità ti dico: non uscirai di là finché tu non abbia pagato fino all'ultimo spicciolo!
[27] Avete inteso che fu detto: Non commettere adulterio;
[28] ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore.
[29] Se il tuo occhio destro ti è occasione di scandalo, cavalo e gettalo via da te: conviene che perisca uno dei tuoi membri, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geenna.
[30] E se la tua mano destra ti è occasione di scandalo, tagliala e gettala via da te: conviene che perisca uno dei tuoi membri, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geenna.
[31] Fu pure detto: Chi ripudia la propria moglie, le dia l'atto di ripudio;
[32] ma io vi dico: chiunque ripudia sua moglie, eccetto il caso di concubinato, la espone all'adulterio e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio.
[33] Avete anche inteso che fu detto agli antichi: Non spergiurare, ma adempi con il Signore i tuoi giuramenti;
[34] ma io vi dico: non giurate affatto: né per il cielo, perché è il trono di Dio;
[35] né per la terra, perché è lo sgabello per i suoi piedi; né per Gerusalemme, perché è la città del gran re.
[36] Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello.
[37] Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no; il di più viene dal maligno.
[38] Avete inteso che fu detto: Occhio per occhio e dente per dente;
[39] ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi se uno ti percuote la guanciadestra, tu porgigli anche l'altra;
[40] e a chi ti vuol chiamare in giudizio per toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello.
[41] E se uno ti costringerà a fare un miglio, tu fanne con lui due.
[42] Dà a chi ti domanda e a chi desidera da te un prestito non volgere le spalle.
[43] Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico;
[44] ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori,
[45] perché siate figli del Padre vostro celeste, che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti.
[46] Infatti se amate quelli che vi amano, quale merito ne avete? Non fanno così anche i pubblicani?
[47] E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani?
[48] Siate voi dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste.

lunedì 17 novembre 2014

Appello-invito ad entrare nella nuova Arca di Noè

La natura è impazzita, il mondo è in subbuglio, il caos regna in politica, in religione, nella società e in economia, le rivolte e le tensioni varie sono purtroppo in aumento.
In questa situazione mi pare di scorgere i segni degli ultimi tempi (1* come indicati nella lettera di S. Paolo a Timoteo).
In effetti siamo tornati ai tempi del diluvio di Noè (*2 troverete il testo biblico qui sotto), in cui gli uomini moltiplicavano il male e ogni forma di perversione.
Per questo credo sia utile non solo riscoprire la devozione al Cuore Immacolato di Maria, ma "entrarci" spiritualmente dentro per essere protetti dalla possibile (e quasi probabile) purificazione mondiale, similmente a quello che fece Noè con la sua famiglia.
Egli trovò riparo dal diluvio d'acqua, così oggi potremmo trovare ripare nella nuova Arca di Noè, appunto il Cuore Immacolato di Maria.
Per questo consacriamoci spesso al Suo Cuore con tutta la nostra famiglia (e gruppi di preghiera) e recitiamo spesso il Rosario, soprattutto il Rosario dell'Immacolata!
Infine sono convinto dell'utilità di recitare ogni giorno la preghiera della Signora di tutti i popoli, chissà che non attireremo prima il fuoco dello Spirito Santo prima del fuoco dell'ira Divina (come insegna il Montfort nel suo scritto 'La preghiera infuocata')??


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*1 Timoteo 2 - Capitolo 3    
Fare attenzione ai pericoli degli ultimi tempi 
[1]Devi anche sapere che negli ultimi tempi verranno momenti difficili. [2]Gli uomini saranno egoisti, amanti del denaro, vanitosi, orgogliosi, bestemmiatori, ribelli ai genitori, ingrati, senza religione, [3]senza amore, sleali, maldicenti, intemperanti, intrattabili, nemici del bene, [4]traditori, sfrontati, accecati dall'orgoglio, attaccati ai piaceri più che a Dio, [5]con la parvenza della pietà, mentre ne hanno rinnegata la forza interiore. Guardati bene da costoro!


*2 Genesi 6 (5-13)
5 Il Signore vide che la malvagità degli uomini era grande sulla terra e che ogni disegno concepito dal loro cuore non era altro che male.
6 E il Signore si pentì di aver fatto l'uomo sulla terra e se ne addolorò in cuor suo.
7 Il Signore disse: «Sterminerò dalla terra l'uomo
che ho creato: con l'uomo anche il bestiame e i rettili e gli uccelli del cielo, perché sono pentito d'averli fatti».
8 Ma Noè trovò grazia agli occhi del Signore.
9 Questa è la storia di Noè. Noè era uomo giusto e integro tra i suoi contemporanei e camminava con Dio.
10 Noè generò tre figli: Sem, Cam, e Iafet.
11 Ma la terra era corrotta davanti a Dio e piena di violenza.
12 Dio guardò la terra ed ecco essa era corrotta, perché ogni uomo aveva pervertito la sua condotta sulla terra.
13 Allora Dio disse a Noè: «È venuta per me la fine di ogni uomo, perché la terra, per causa loro, è piena di violenza; ecco, io li distruggerò insieme con la terra.

La Devozione alle Sante Piaghe - Sr Marta Chambon

Suor Marta Chambon
Consiglio a tutti di recitare spesso la coroncina alle Sante Piaghe, che assieme alla coroncina alla Divina Misericordia, servono a riparare e attenuare gli effetti dei peccati degli uomini.

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Gesù scelse Suor Maria Marta Chambon dicendole "ti ho scelta per diffondere la devozione alle mie sante piaghe nei difficili tempi in cui viviamo".... "Non hai da temere, figlia mia, di far conoscere le mie Piaghe perchè non si vedrà mai qualcuno ingannato, anche quando le cose parranno impossibili. Con le mie Piaghe e il mio Cuore divino puoi ottenere tutto".
 Suor Maria Marta Chambon, conversa della Visitazione di Chambéry, morta in odore di santità il 21 marzo 1907, affermò di aver ricevuto questa preghiera dalle stesse labbra di Gesù Cristo.


Promesse di nostro Signore trasmesse da Suor Maria Marta Chambon

1-  “Io accorderò tutto ciò che Mi si domanda con l’invocazione delle Mie sante Piaghe. Bisogna spargerne la devozione.”.
2-  “In verità questa preghiera non è della terra, ma del cielo… e può ottenere  tutto”.
3- “Le mie sante Piaghe sostengono il mondo… chiedimi di amarle costantemente, perché Esse sono sorgente di ogni grazia. Bisogna invocarle spesso, attirarvi il prossimo ed imprimerne la devozione nelle anime”.
4- “Quando avete delle pene da soffrire portatele prontamente nelle Mie Piaghe, e saranno addolcite”.
5- “Bisogna ripetere spesso vicino agli ammalati: ‘Gesù mio, perdono, ecc.’ Questa preghiera solleverà l’anima e il corpo”.
6- “E il peccatore che dirà: ‘Eterno Padre, Vi offro le Piaghe, ecc…’ otterrà la conversione”.  “Le Mie Piaghe ripareranno le vostre”.
7- “Non vi sarà morte per l’anima che spirerà nelle Mie Piaghe. Esse danno la vera vita”.
8- “A ogni parola che pronunciate della Corona della misericordia, Io lascio cadere una goccia del Mio Sangue sull’anima di un peccatore”.
9- “L’anima che avrà onorato le Mie sante Piaghe e le avrà offerte all’Eterno Padre per le anime del Purgatorio, sarà accompagnata in morte dalla santissima Vergine e dagli Angeli; e Io, risplendente di gloria, la riceverò per incoronarla”.
10- “Le sante Piaghe sono il Tesoro dei tesori per le anime del Purgatorio”.
11- “La devozione alle Mie Piaghe è il rimedio per questo tempo di iniquità”.
12- “Dalle Mie Piaghe escono i frutti di Santità. Meditandole vi troverete sempre nuovo alimento di amore”.
13- “Figlia mia, se immergi le tue azioni nelle Mie sante Piaghe acquisteranno valore, le vostre minime azioni ricoperte del Mio Sangue appagheranno il Mio Cuore”.


Questa coroncina si recita servendosi di una comune corona del Santo Rosario e si comincia con le seguenti preghiere:

Nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen

O Dio, vieni a salvarmi. Signore, vieni presto in mio aiuto. GLORIA AL PADRE

CREDO: Io credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito da Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente; di la verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.

O Gesù, divin Redentore, abbi misericordia di noi e del mondo intero. Amen.
Dio santo, Dio forte, Dio immortale, abbi pietà di noi e del mondo intero. Amen.
O Gesù, per mezzo del Tuo Sangue preziosissimo, donaci grazia e misericordia nei pericoli presenti. Amen.
Eterno, usaci misericordia per il Sangue di Gesù Cristo, Tuo unico Figlio.
Ti scongiuriamo di usarci misericordia. Amen. Amen. Amen.

Sui grani del Padre nostro si prega:
Eterno Padre, Ti offro le Piaghe di nostro Signore Gesù Cristo. Per guarire quelle delle anime nostre.

Sui grani dell'Ave Maria si prega:
Gesù mio, perdono e misericordia. Per i meriti delle Tue sante Piaghe.

Terminata la recita della Corona si ripete tre volte:"Eterno Padre, Ti offro le Piaghe di Nostro Signore Gesù Cristo. Per guarire quelle delle anime nostre".

domenica 16 novembre 2014

Veri uomini e vere donne

Questo articolo è dedicato sia agli uomini che alle donne.
A noi uomini consiglio di non scegliersi una donna in base all'apparenza e soprattutto a quello che gli dicono soltanto i propri occhi (perché gli occhi spessissimo ci ingannano), ma guardiamo anche e soprattutto con gli occhi interiori della fede. A non essere superficiali, né bamboccioni e né bulli, ma uomini!
Guardiamo a Gesù che è vero Dio e vero Uomo!
Riguardo alle donne le invito a rendere bello più l'interiore che l'esteriore, a non conformarsi a questo secolo mediocre e superficiale.... a non ingannare contando e appoggiandosi solo alla propria bellezza, ma ad essere come Maria SS, che considero la vera donna forte e bella, perché il Signore l'ha riempita di tutte le più belle e grandi qualità e virtù.
E' un privilegio singolare, sicuramente non è esistita e mai più esisterà una donna così speciale, ma dovreste guardarla come ad un Modello a cui conformarsi.
I modelli (o meglio le modelle) che il mondo vi propone, sono falsi... sarà una vita falsa!!!
Ai genitori invito a educare e crescere i propri figli secondo le virtù cristiane, e considerate questo proverbio africano: "se educhi un bambino, avrai educato un uomo, se educhi una bambina avrai educato un popolo".
Qui sotto inserisco la prima lettura della Messa di oggi, leggetela perché è un toccasana per uomini e donne.



Prima Lettura (Pr 31,10-13.19-20.30-31)

Una donna forte chi potrà trovarla? Ben superiore alle perle è il suo valore. In lei confida il cuore del marito e non verrà a mancargli il profitto. Gli dà felicità e non dispiacere per tutti i giorni della sua vita. Si procura lana e lino e li lavora volentieri con le mani. Stende la sua mano alla conocchia e le sue dita tengono il fuso. Apre le sue palme al misero, stende la mano al povero. Illusorio è il fascino e fugace la bellezza, ma la donna che teme Dio è da lodare. Siatele riconoscenti per il frutto delle sue mani e le sue opere la lodino alle porte della città.

La seconda Pentecoste!

Spirito Santo
Invochiamo spesso lo Spirito Santo, anzi, speriamo venga presto una nuova effusione su tutta la Chiesa e sul mondo intero!


"Il regno speciale di Dio Padre è durato fino al diluvio e si è concluso con un diluvio d'acqua. Il regno di Gesù Cristo è terminato con un diluvio di sangue. Ma il tuo regno, Spirito del Padre e del Figlio, continua tuttora e finirà con un diluvio di fuoco d'amore e di giustizia.
Quando verrà questo diluvio di fuoco del puro amore, che devi accendere su tutta la terra in modo così dolce e veemente da infiammare e convertire perfino i musulmani, i pagani e gli ebrei? Nulla si sottrae al suo calore
. Si accenda dunque questo divino fuoco, che Gesù Cristo è venuto a portare sulla terra, prima che divampi quello della tua ira che ridurrà in cenere tutta la terra. Mandi il tuo Spirito e tutti sono creati, e rinnovi la faccia della terra
. Invia sulla terra questo Spirito tutto fuoco e crea sacerdoti tutto fuoco! Dal loro ministero sia rinnovato il volto della terra e riformata la tua Chiesa".

(Tratto da "La preghiera Infuocata" di S. Luigi Grignion de Montfort)

Vedere anche la preghiera della Signora di tutti i popoli.

sabato 15 novembre 2014

Il declino del mondo occidentale

Qualcuno direbbe che "siamo alla frutta" e non avrebbe torto, considerando lo stato attuale delle cose nel mondo occidentale (Europa e America).
La crisi investe ormai tutti i campi, economico, sociale, politico e religioso, nulla viene più risparmiato.
Personalmente credo che sia la fine di un mondo ormai vecchio, ma cos'è che lo avrebbe reso tale?
Noi probabilmente abbiamo perso la percezione storica di una lunga e lenta evoluzione, ma potremmo sintetizzare il tutto con la parola CORRUZIONE, ovvero con il distacco dal sacro per abbracciare il profano, frutto di una lunga secolarizzazione.
La Statua della Libertà
Siamo tutti ormai immersi in un mondo corrotto e falso, dove si è diffusa una mentalità immorale, priva di scrupoli, disonesta e che non ha più valori e rispetto.
Ci ritroviamo in un mondo che ha abrogato i valori portanti della società, sostituendoli con dei non-valori, ossia la negazione dei sani valori.
Anche dal punto di vista religioso, sono traditi i due più importanti comandamenti che Gesù ci aveva lasciato, ovvero amare Dio e amare il prossimo, da cui scaturiva tutto il resto.
Spesso il termine amore (il più usato e il più abusato) viene tolto a Dio per darlo a se stesso, mentre l'amore per il prossimo è sostiutito per l'amore delle cose o delle creature, generando vizi.
In una grande porzione di mondo, dove dominava il comunismo (soprattutto in Unione Sovietica), il cristianesimo veniva danneggiato attraverso la persecuzione e la pratica dell'ateismo teorico e pratico.
Nell'altra porzione di mondo, quello occidentale appunto, la società dei consumi attaccava il cristianesimo più subdolamente, attraverso il benessere materiale atto a corrompere i costumi e la morale, innescando tutta una serie di rivoluzioni culturali.
Ora però, per dirla con Papa Francesco, la chiesa è ridotta ad un ospedale da campo: si contano morti (coloro che hanno apostatato dalla fede) e i feriti (danneggiati).
Spirito Santo
La gente ormai crede a tutto tranne alla Verità, quella che rende liberi e questo fa molto gioco al potere di turno, per poterci comandare e manovrare alla grande. Ma quanto durerà? Fino a quando Dio non dirà il suo BASTA. Non sappiamo quando, ma sicuramente anche questo sistema verrà annientato,
penso per implosione, annegando nelle stesse contraddizioni che questo sistema ha prodotto.
Attacchiamoci alla Verità di Gesù, preghamo molto il Santo Rosario, consacriamoci spesso al Cuore Immacolato di Maria e approfittiamo dei Sacramenti, in primis Eucaristia e Confessione, una vera esplosione di grazie!
... e attendiamo la nuova Pentecoste!!!

Beata Caterina Emmerick: effetti delle campane benedette

Beata Caterina Emmerick

Sarebbe da moltiplicare il numero delle campane benedette, il nemico ne rimarrebbe molto male....

Quando ero ancora una bambina percepivo il suono delle campane benedette come se fossero raggi di benedizione. Credo sicuramente che le campane benedette mettano in fuga Satana. Quando in gioventù pregavo nel campo durante la notte, vedevo spesso i demoni che mi circondavano, ma appena le campane di Coesfeld suonavano al mattino, sapevo che scappavano… Gesù ha elargito la sua benedizione ai sacerdoti perché questa benedizione arrivi a tutte le cose penetrando e lavorando in esse da vicino e da lontano per il suo servizio…Il suono delle campane benedette è per me più santo, più gioioso, più vigoroso e dolce di tutti gli altri suoni”.

Cardinale Bagnasco: famiglia, aborto, eutanasia






Molto importanti le ultime dichiarazioni del Cardinale Bagnasco in merito alla famiglia e non solo.
Egli dice che 'la famiglia è sorgente di futuro e che indebolirla con nuove figure create pretestuosamente, come i matrimoni gay, rischia di trasformarsi in un cavallo di
Troia che minacciano di scalzare culturalmente e socialmente il nucleo portante della persona e dell'umano
".
Che 'l'amore non è solo sentimento (con riferimento anche ai recenti discorsi affiorati durante il Sinodo sulla famiglia) è decisione; i figli non sono oggetti né da produrre né da pretendere o contendere, non sono a servizio dei desideri degli adulti: sono i soggetti
più deboli e delicati, hanno diritto a un papà e a una mamma
'.
Poi parla della nuova ideologia, il gender, dicendo che: 'la lettura ideologica del genere è una vera dittatura che vuole appiattire le diversità, omologare tutto fino a trattare l'identità di uomo e donna come pure astrazioni'. Con il rischio serio di vedere nelle nostre scuole, una nuova volontà di 'indottrinamento e rieducazione' delle giovani generazioni. Ma il Cardinale ha anche rivendicato per i genitori il diritto all'educazione dei propri figli. Per questo aggiunge: 'i genitori non si facciano intimidire, hanno il diritto di reagire con determinazione e chiarezza: non c'è autorità che tenga'.
Un'altra importante dichiarazione riguarda l'aborto e l'eutanasia, che il Bagnasco ci ricorda che essi sono peccati che 'gridano vendetta a Dio'.

Insomma, più chiari di così! Cari cattolici riflettiamo bene, perché è in gioco il nostro futuro che può essere radioso oppure buio.

lunedì 10 novembre 2014

La nostra prefessione di fede: il Credo

Non ci sono dubbi, la fede si sta spegnendo e silenziosamente i cristiani stanno apostatando.
Invito tutti noi a rafforzare la fede attraverso la preghiera, i Sacramenti e a rinnovare ogni giorno il Credo, meditando ogni parola che proferiamo.


Credo
Credo in un solo Dio, Padre Onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili.
Credo in un solo Signore Gesù Cristo unigenito figlio di Dio nato dal Padre prima di tutti i secoli. Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, dalla stessa sostanza del Padre. Per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto e il terzo giorno è resuscitato secondo le Scritture ed è salito al Cielo e siede alle destra del Padre e di nuovo verrà nella gloria per giudicare i vivi e i morti ed il suo Regno non avrà fine.
Credo nello Spirito Santo che è Signore e dà la vita e procede dal Padre e dal Figlio e con il Padre ed il Figlio è adorato e glorificato e ha parlato per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa una, santa, cattolica e apostolica.
Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati e aspetto la resurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen


Credo Apostolico
Io credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.

Dalla Massoneria alla fede Cristiana!




A coloro che pensano che la massoneria sia innocua nei confronti della Santa Chiesa e che anzi, siano tutti impegnati al benessere materiale e spirituale dell'uomo, consiglio di sentire questa rara testimonianza di uno che ne fece parte e che ora si è convertito alla fede Cristiana.
Si chiama Maurice Caillet.
Invito anche a leggere qui sotto, l'ammonimento che Papa Leone XIII° fece riguardo le società segrete, anzi, mettendoci in guardia.

Qui sotto un breve estratto della enciclica Humanum Genus e che potrà leggerla integralmente cliccando qui:

VENERABILI FRATELLI
SALUTE E APOSTOLICA BENEDIZIONE
Il genere umano, dopo che "per l'invidia di Lucifero" si ribellò sventuratamente a Dio creatore e largitore de' doni soprannaturali, si divise come in due campi diversi e nemici tra loro; l'uno dei quali combatte senza posa per il trionfo della verità e del bene, l'altro per il trionfo del male e dell'errore. Il primo è il regno di Dio sulla terra, cioè la vera Chiesa di Gesù Cristo; e chi vuole appartenervi con sincero affetto e come conviene a salute, deve servire con tutta la mente e con tutto il cuore a Dio e all'Unigenito Figlio di Lui. Il secondo è il regno di Satana, e sudditi ne sono quanti, seguendo i funesti esempi del loro capo e dei comuni progenitori, ricusano di obbedire all'eterna e divina legge, e molte cose imprendono senza curarsi di Dio, molte contro Dio. Questi due regni, simili a due città che con leggi opposte vanno ad opposti fini, con grande acume di mente vide e descrisse Agostino, e risali al principio generatore di entrambi con queste brevi e profonde parole: "Due città nacquero da due amori; la terrena dall'amore di sé fino al disprezzo di Dio, la celeste dall'amore di Dio fino al disprezzo di sé (De Civit. Dei, lib. XIV, c. 17).
In tutta la lunga serie dei secoli queste due città pugnarono l'una contro l'altra con armi e combattimenti vari, benché non sempre con l'ardore e l'impeto stesso. Ma ai tempi nostri i partigiani della città malvagia, ispirati e aiutati da quella società, che larga mente diffusa e fortemente congegnata prende il nome di Società Massonica, pare che tutti cospirino insieme, e tentino le ultime prove. Imperocché senza più dissimulare i loro disegni, insorgono con estrema audacia contro la sovranità di Dio; lavorano pubblicamente e a viso aperto a rovina della Santa Chiesa, con proponimento di spogliare affatto, se fosse possibile, i popoli cristiani dei benefizi recati al mondo da Gesù Cristo nostro Salvatore.
Gemendo su questi mali, spesso, incalzati dalla carità, Noi siam costretti a gridare a Dio: "Ecco, i nemici tuoi menano gran rumore e quei che t'odiano hanno alzato la testa. Hanno formato malvagi disegni contro i tuoi santi. Hanno detto: venite, e cancelliamoli dai numero delle nazioni" (Psalm. XXXII, 2-5).
In sì grave rischio, in sì fiera ed accanita guerra al Cristianesimo, è dover Nostro mostrare il pericolo, additare i nemici, e resistere quanto possiamo ai disegni ed alle arti loro, affinché non vadano eternamente perdute le anime che Ci furono affidate, e il regno di Gesù Cristo, commesso alla Nostra tutela, non solo stia e conservisi intero, ma per nuovi e continui acquisti si dilati in ogni parte della terra.

sabato 8 novembre 2014

S. Michele Arcangelo, il difensore della Chiesa


Credo che sarebbe da recitare spesso e ripristinare, anche nelle Chiese, la preghiera a S. Michele Arcangelo, custode e patrono della Chiesa!


Preghiera a S. Michele
San Michele Arcangelo, difendici nella battaglia contro le malvagità e le insidie del diavolo, sii nostro aiuto. Ti preghiamo supplici: che il Signore lo comandi ! E Tu, Principe della milizia celeste con la potenza che ti viene da Dio, ricaccia nell'inferno satana e gli altri spiriti maligni, che si aggirano per il mondo a perdizione delle anime.
Amen

Origine della preghiera
Il 13 ottobre dell 1884, Papa Leone XIII° dopo aver finito di celebrare la Santa Messa nella cappella vaticana, rimase immobile per circa dieci minuti.
Subito dopo, corse verso il suo ufficio senza dare spiegazioni a chi era vicino a lui, che l'aveva visto divenire livido. Leone XIII° compose immediatamente una preghiera a San Michele Arcangelo, dando istruzioni perché fosse recitata ovunque al termine di ogni Messa. Successivamente il Papa darà la sua testimonianza raccontando di aver udito satana e Gesù dialogare tra loro e di avere avuto una terrificante visione dell'inferno : « ho visto la terra avvolta dalle tenebre e da un abisso, ho visto uscire legioni di demoni che si spargevano per il mondo per distruggere le opere della Chiesa ed attaccare la stessa Chiesa che ho visto ridotta allo stremo. Allora apparve S. Michele e ricacciò gli spiriti malvagi nell'abisso. Poi ho visto S. Michele Arcangelo intervenire non in quel momento, ma molto più tardi, quando le persone avessero moltiplicato le loro ferventi preghiere verso l'Arcangelo ».

La Divina Misericordia (e coroncina)

Immagine di Gesù confido in Te


La Coroncina si recita con una comune corona del Rosario.

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

Un Padre Nostro, un'Ave Maria e un Credo.

Sui grani del Padre Nostro si dice:

"Eterno Padre, io Ti offro il Corpo e il Sangue, l'Anima e la Divinità del Tuo dilettissimo Figlio, Nostro Signore Gesù Cristo, in espiazione dei nostri peccati e di quelli del mondo intero".

Sui grani dell'Ave Maria si dice:

"Per la Sua dolorosa Passione, abbi misericordia di noi e del mondo intero".

Alla fine di tutte e cinque le decine del rosario si dice per tre volte:

"Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale, abbi pietà di noi e del mondo intero".

Si chiude con l'invocazione:

"O Sangue e Acqua ,che scaturisti dal Cuore di Gesù come sorgente di misericordia per noi,confido in Te".


Di seguito alcune promesse che Gesù fece a S. Faustina Kowalska

"Chiunque reciterà la Coroncina alla Divina Misericordia otterrà tanta misericordia nell'ora della morte - cioè la grazia della conversione e la morte in stato di grazia - anche se si trattasse del peccatore più incallito e la recita una volta sola"

"Quando verrà recitata vicino agli agonizzanti, mi metterò fra il Padre e l'anima agonizzante non come giusto Giudice, ma come Salvatore misericordioso.Gesù ha promesso la grazia della conversione e della remissione dei peccati agli agonizzanti in conseguenza della recita della Coroncina da parte degli stessi agonizzanti o degli altri"

"Tutte le anime che adoreranno la Mia Misericordia e reciteranno la Coroncina nell'ora della morte non avranno paura. La Mia Misericordia li proteggerà in quell'ultima lotta"




martedì 4 novembre 2014

I tre messaggi di Papa Emertio Benedetto XVI°

Tre messaggi, due specificamente destinati alla pubblicazione e un terzo più privato di sostegno ai fedeli del «Summorum Pontificum» legati al rito antico che in questi giorni a Roma celebrano il loro annuale pellegrinaggio. Joseph Ratzinger, il Papa emerito è tornato a far sentire la sua voce. In particolare per ricordare, con un ampio messaggio rivolto a docenti e studenti della Pontificia Università Urbaniana, che la Chiesa esiste per la missione e che il dialogo tra le religioni non la sostituisce.

Benedetto XVI ha scritto una lettera al delegato generale del pellegrinaggio del «Summorum Pontificum», ringraziandolo per l'invito a essere presente alle celebrazioni in rito antico - il pontificale in San Pietro viene celebrato dal cardinale Leo Raymond Burke - e dicendo: «Sono molto felice che l'Usus antiquus vive adesso in una piena pace della Chiesa, anche presso i giovani, appoggiato e celebrato da grandi cardinali. Spiritualmente  sarò con voi. Il mio stato di "monaco in clausura" non mi permette una presenza anche esteriore. Esco dalla mia clausura solo in casi particolari, invitato personalmente dal Papa».

Il Papa emerito aveva poi rivolto un messaggio di saluto al convegno internazionale «Il rispetto per la vita, cammino per la pace», promosso dalla Fondazione Ratzinger, che si è svolto presso la Pontificia Università Bolivariana di Medellín, in Colombia, ricordando che «l’impegno per la pace – così fondamentale in un mondo dilaniato dalla violenza – comincia col rispetto incondizionato della vita dell’uomo, creato secondo l’immagine di Dio e così dotato con una dignità assoluta».

Più articolato infine il messaggio che Benedetto XVI ha inviato all'Urbaniana in occasione della dedicazione al suo nome dell'aula magna ristrutturata. Il Papa emerito si è chiesto se davvero la missione sia ancora attuale, anche perché «oggi in molti, in effetti, sono dell’idea che le religioni dovrebbero rispettarsi a vicenda e, nel dialogo tra loro, divenire una comune forza di pace. In questo modo di pensare, il più delle volte si dà per presupposto che le diverse religioni siano varianti di un’unica e medesima realtà; che “religione” sia il genere comune, che assume forme differenti a secondo delle differenti culture, ma esprime comunque una medesima realtà. La questione della verità, quella che in origine mosse i cristiani più di tutto il resto, qui viene messa tra parentesi». Una concezione che « è letale per la fede. Infatti, la fede perde il suo carattere vincolante e la sua serietà, se tutto si riduce a simboli in fondo interscambiabili, capaci di rimandare solo da lontano all’inaccessibile mistero del divino».

«Per noi cristiani - ha scritto ancora Ratzinger - Gesù Cristo è il Logos di Dio, la luce che ci aiuta a distinguere tra la natura della religione e la sua distorsione. Nel nostro tempo diviene sempre più forte la voce di coloro che vogliono convincerci che la religione come tale è superata. Solo la ragione critica dovrebbe orientare l’agire dell’uomo».

In realtà «anche oggi, in un mondo profondamente mutato, rimane ragionevole il compito di comunicare agli altri il Vangelo di Gesù Cristo». E c’è anche un più semplice «per giustificare oggi questo compito. La gioia esige di essere comunicata. L’amore esige di essere comunicato. La verità esige di essere comunicata. Chi ha ricevuto una grande gioia, non può tenerla semplicemente per sé, deve trasmetterla. Lo stesso vale per il dono dell’amore, per il dono del riconoscimento della verità che si manifesta». «Annunciamo Gesù Cristo non per procurare alla nostra comunità quanti più membri possibile; e tanto meno per il potere. Parliamo di Lui perché sentiamo di dover trasmettere quella gioia che ci è stata donata». Parole che confermano ancora una volta la famosa espressione più volte citata da Papa Francesco: «La Chiesa cresce non per proselitismo ma per attrazione», e dunque non ha il problema dei numeri, non studia strategie marketing, ma testimonia la bellezza e la pienezza della vita cristiana senza preoccuparsi di conquistare spazi di potere.

Fonte:
andrea tornielli
città del vaticano

domenica 2 novembre 2014

Papa Emerito Benedetto XVI°: "La rinuncia alla verità è letale per la fede"


Papa Emerito Benedetto XVI°

Testo integrale del messaggio di Papa Emerito Benedetto XVI° all'università Urbaniana

Vorrei in primo luogo esprimere il mio più cordiale ringraziamento al Rettore Magnifico e alle autorità accademiche della Pontificia Università Urbaniana, agli Ufficiali Maggiori e ai Rappresentanti degli Studenti, per la loro proposta di intitolare al mio nome l’Aula Magna ristrutturata. Vorrei ringraziare in modo del tutto particolare il Gran Cancelliere dell’Università, il Cardinale Fernando Filoni, per avere accolto questa iniziativa. È motivo di grande gioia per me poter essere così sempre presente al lavoro della Pontificia Università Urbaniana.

Nel corso delle diverse visite che ho potuto fare come Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, sono rimasto sempre colpito dall’atmosfera di universalità che si respira in questa Università, nella quale giovani provenienti praticamente da tutti i Paesi della Terra si preparano per il servizio al Vangelo nel mondo di oggi. Anche oggi, vedo interiormente di fronte a me, in quest’aula, una comunità formata da tanti giovani, che ci fanno percepire in modo vivo la stupenda realtà della Chiesa cattolica.

“Cattolica”: questa definizione della Chiesa, che appartiene alla professione di fede sin dai tempi più antichi, porta in sé qualcosa della Pentecoste. Ci ricorda che la Chiesa di Gesù Cristo non ha mai riguardato un solo popolo o una sola cultura, ma che sin dall’inizio era destinata all’umanità. Le ultime parole che Gesù disse ai suoi discepoli furono: “Fate miei discepoli tutti i popoli” (Mt 28, 19). E al momento della Pentecoste gli Apostoli parlarono in tutte le lingue, potendo così manifestare, per la forza dello Spirito Santo, tutta l’ampiezza della loro fede.

Da allora la Chiesa è realmente cresciuta in tutti i Continenti. La vostra presenza, care studentesse e cari studenti, rispecchia il volto universale della Chiesa. Il profeta Zaccaria aveva annunciato un regno messianico che sarebbe andato da mare a mare e sarebbe stato un regno di pace (Zc 9, 9s.). E infatti, dovunque viene celebrata l’Eucaristia e gli uomini, a partire dal Signore, diventano tra loro un solo corpo, è presente qualcosa di quella pace che Gesù Cristo aveva promesso di dare ai suoi discepoli. Voi, cari amici, siate cooperatori di questa pace che, in un mondo dilaniato e violento, diventa sempre più urgente edificare e custodire. Per questo è così importante il lavoro della vostra Università, nella quale volete imparare a conoscere più da vicino Gesù Cristo per poter diventare suoi testimoni.

Il Signore Risorto incaricò i suoi Apostoli, e tramite loro i discepoli di tutti i tempi, di portare la sua parola sino ai confini della terra e di fare suoi discepoli gli uomini. Il Concilio Vaticano II, riprendendo, nel decreto “Ad gentes”, una tradizione costante, ha messo in luce le profonde ragioni di questo compito missionario e lo ha così assegnato con forza rinnovata alla Chiesa di oggi.

Ma vale davvero ancora? si chiedono in molti, oggi, dentro e fuori la Chiesa. Davvero la missione è ancora attuale? Non sarebbe più appropriato incontrarsi nel dialogo tra le religioni e servire insieme la causa della pace nel mondo? La contro-domanda è: il dialogo può sostituire la missione? Oggi in molti, in effetti, sono dell’idea che le religioni dovrebbero rispettarsi a vicenda e, nel dialogo tra loro, divenire una comune forza di pace. In questo modo di pensare, il più delle volte si dà per presupposto che le diverse religioni siano varianti di un’unica e medesima realtà; che “religione” sia il genere comune, che assume forme differenti a secondo delle differenti culture, ma esprime comunque una medesima realtà. La questione della verità, quella che in origine mosse i cristiani più di tutto il resto, qui viene messa tra parentesi. Si presuppone che l’autentica verità su Dio, in ultima analisi, sia irraggiungibile e che tutt’al più si possa rendere presente ciò che è ineffabile solo con una varietà di simboli. Questa rinuncia alla verità sembra realistica e utile alla pace fra le religioni nel mondo. 

E tuttavia essa è letale per la fede. Infatti, la fede perde il suo carattere vincolante e la sua serietà, se tutto si riduce a simboli in fondo interscambiabili, capaci di rimandare solo da lontano all’inaccessibile mistero del divino.

Cari amici, vedete che la questione della missione ci pone non solo di fronte alle domande fondamentali della fede ma anche di fronte a quella di cosa sia l’uomo. Nell’ambito di un breve indirizzo di saluto, evidentemente non posso tentare di analizzare in modo esaustivo questa problematica che oggi riguarda profondamente tutti noi. Vorrei, comunque, almeno accennare alla direzione che dovrebbe imboccare il nostro pensiero. Lo faccio muovendo da due diversi punti di partenza.

I

1. L’opinione comune è che le religioni stiano per così dire una accanto all’altra, come i Continenti e i singoli Paesi sulla carta geografica. Tuttavia questo non è esatto. Le religioni sono in movimento a livello storico, così come sono in movimento i popoli e le culture. Esistono religioni in attesa. Le religioni tribali sono di questo tipo: hanno il loro momento storico e tuttavia sono in attesa di un incontro più grande che le porti alla pienezza. 

Noi, come cristiani, siamo convinti che, nel silenzio, esse attendano l’incontro con Gesù Cristo, la luce che viene da lui, che sola può condurle completamente alla loro verità. E Cristo attende loro. L’incontro con lui non è l’irruzione di un estraneo che distrugge la loro propria cultura e la loro propria storia. È, invece, l’ingresso in qualcosa di più grande, verso cui esse sono in cammino. Perciò quest’incontro è sempre, a un tempo, purificazione e maturazione. Peraltro, l’incontro è sempre reciproco. Cristo attende la loro storia, la loro saggezza, la loro visione delle cose.

Oggi vediamo sempre più nitidamente anche un altro aspetto: mentre nei Paesi della sua grande storia il cristianesimo per tanti versi è divenuto stanco e alcuni rami del grande albero cresciuto dal granello di senape del Vangelo sono divenuti secchi e cadono a terra, dall’incontro con Cristo delle religioni in attesa scaturisce nuova vita. Dove prima c’era solo stanchezza, si manifestano e portano gioia nuove dimensioni della fede.

2. La religione in sé non è un fenomeno unitario. In essa vanno sempre distinte più dimensioni. Da un lato c’è la grandezza del protendersi, al di là del mondo, verso l’eterno Dio. Ma, dall’altro, si trovano in essa elementi scaturiti dalla storia degli uomini e dalla loro pratica della religione. In cui possono rivenirsi senz’altro cose belle e nobili, ma anche basse e distruttive, laddove l’egoismo dell’uomo si è impossessato della religione e, invece che in un’apertura, l’ha trasformata in una chiusura nel proprio spazio. 

Per questo, la religione non è mai semplicemente un fenomeno solo positivo o solo negativo: in essa l’uno e l’altro aspetto sono mescolati. Ai suoi inizi, la missione cristiana percepì in modo molto forte soprattutto gli elementi negativi delle religioni pagane nelle quali s’imbatté. Per questa ragione, l’annuncio cristiano fu in un primo momento estremamente critico della religione. Solo superando le loro tradizioni che in parte considerava pure demoniache, la fede poté sviluppare la sua forza rinnovatrice. Sulla base di elementi di questo genere, il teologo evangelico Karl Barth mise in contrapposizione religione e fede, giudicando la prima in modo assolutamente negativo quale comportamento arbitrario dell’uomo che tenta, a partire da se stesso, di afferrare Dio. Dietrich Bonhoeffer ha ripreso questa impostazione pronunciandosi a favore di un cristianesimo “senza religione”. Si tratta senza dubbio di una visione unilaterale che non può essere accettata. E tuttavia è corretto affermare che ogni religione, per rimanere nel giusto, al tempo stesso deve anche essere sempre critica della religione. Chiaramente questo vale, sin dalle sue origini e in base alla sua natura, per la fede cristiana, che, da un lato, guarda con grande rispetto alla profonda attesa e alla profonda ricchezza delle religioni, ma, dall’altro, vede in modo critico anche ciò che è negativo. Va da sé che la fede cristiana deve sempre di nuovo sviluppare tale forza critica anche rispetto alla propria storia religiosa. 

Per noi cristiani Gesù Cristo è il Logos di Dio, la luce che ci aiuta a distinguere tra la natura della religione e la sua distorsione.

3. Nel nostro tempo diviene sempre più forte la voce di coloro che vogliono convincerci che la religione come tale è superata. Solo la ragione critica dovrebbe orientare l’agire dell’uomo. Dietro simili concezioni sta la convinzione che con il pensiero positivistico la ragione in tutta la sua purezza abbia definitivamente acquisito il dominio. In realtà, anche questo modo di pensare e di vivere è storicamente condizionato e legato a determinate culture storiche. Considerarlo come il solo valido sminuirebbe l’uomo, sottraendogli dimensioni essenziali della sua esistenza. L’uomo diventa più piccolo, non più grande, quando non c’è più spazio per un ethos che, in base alla sua autentica natura, rinvia oltre il pragmatismo, quando non c’è più spazio per lo sguardo rivolto a Dio. Il luogo proprio della ragione positivista è nei grandi campi d’azione della tecnica e dell’economia, e tuttavia essa non esaurisce tutto l’umano. Così, spetta a noi che crediamo spalancare sempre di nuovo le porte che, oltre la mera tecnica e il puro pragmatismo, conducono a tutta la grandezza della nostra esistenza, all’incontro con il Dio vivente.

II

1. Queste riflessioni, forse un po’ difficili, dovrebbero mostrare che anche oggi, in un mondo profondamente mutato, rimane ragionevole il compito di comunicare agli altri il Vangelo di Gesù Cristo. 

E tuttavia c’è anche un secondo modo, più semplice, per giustificare oggi questo compito. La gioia esige di essere comunicata. L’amore esige di essere comunicato. La verità esige di essere comunicata. Chi ha ricevuto una grande gioia, non può tenerla semplicemente per sé, deve trasmetterla. Lo stesso vale per il dono dell’amore, per il dono del riconoscimento della verità che si manifesta. 

Quando Andrea incontrò Cristo, non poté far altro che dire a suo fratello: “Abbiamo trovato il Messia” (Gv 1, 41). E Filippo, al quale era stato donato lo stesso incontro, non poté far altro che dire a Natanaele che aveva trovato colui del quale avevano scritto Mosè e i profeti (Gv 1, 45). Annunciamo Gesù Cristo non per procurare alla nostra comunità quanti più membri possibile; e tanto meno per il potere. Parliamo di Lui perché sentiamo di dover trasmettere quella gioia che ci è stata donata. 

Saremo annunciatori credibili di Gesù Cristo quando l’avremo veramente incontrato nel profondo della nostra esistenza, quando, tramite l’incontro con Lui, ci sarà stata donata la grande esperienza della verità, dell’amore e della gioia.

2. Fa parte della natura della religione la profonda tensione fra l’offerta mistica a Dio, in cui ci si consegna totalmente a lui, e la responsabilità per il prossimo e per il mondo da lui creato. Marta e Maria sono sempre inscindibili, anche se, di volta in volta, l’accento può cadere sull’una o sull’altra. Il punto d’incontro tra i due poli è l’amore nel quale tocchiamo al contempo Dio e le sue creature. “Abbiamo conosciuto e creduto l’amore” (1 Gv 4, 16): questa frase esprime l’autentica natura del cristianesimo. L’amore, che si realizza e si rispecchia in modo multiforme nei santi di tutti i tempi, è l’autentica prova della verità del cristianesimo.

Benedetto XVI
21 ottobre 2014

sabato 1 novembre 2014

La Medaglia Miracolosa (Rue du Bac) - Parigi

La Medaglia Miracolosa

La Madonna scelse Santa Caterina Labourè presso la Rue du Bac a Parigi (Francia - 1830), per far conoscere e diffondere la Sua medaglia.
La setssa S. Caterina disse: "allora si fece sentire una voce che mi disse 'Fate coniare una medaglia su questo modello; tutte le persone che la porteranno, riceveranno grandi grazie specialmente portandola al collo; le grazie saranno abbondanti per le persone che la porteranno con fiducia... '.

Riguardo i raggi che provengono dalle mani di Maria, la Vergine stessa rispose:
'Sono il simbolo delle Grazie che io spargo sulle persone che me le domandano'.

Pertanto è bene portare la medaglia e pregare la Madonna, chiedendo grazie soprattutto spirituali!

Portiamo la medaglia della Vergine (magari assieme a quella del Santo Volti di Gesù), meglio se al collo, come sigillo e segno di umile e fiducioso affidamento a Lei (Mediatrice di tutte le grazie) che ci permetterà di consacrarci meglio a Cristo per mezzo di Maria.
PreghiamoLa con fede, se non preghiamo non chiediamo e se non chiediamo non possiamo ricevere le grazie. Chiediamo soprattutto le grazie spirituali.

L'apparizione è stata riconosciuta dalla Chiesa.